Annual Review - 2025


È stato l’anno...

Il 2025 è stato l'anno dei dazi e della tecnologia. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha imposto “dazi reciproci” alla maggior parte dei propri partner commerciali di tutto il mondo. I mercati hanno avuto un breve calo prima di registrare un forte rialzo, trainato dalle prospettive offerte dall'intelligenza artificiale (IA). Nvidia è diventata la più grande azienda che il mondo abbia mai visto. Desideriamo concludere l’anno offrendovi una selezione dei nostri articoli migliori.


Trump 2.0
Gennaio

Trump 2.0

L'insediamento del 47° presidente degli Stati Uniti ha dato luogo inizialmente a una reazione positiva dei mercati. Lo Studio Ovale ha ratificato una raffica di ordini esecutivi. Si va dai dazi del 25% su Canada e Messico, all’annullamento della legislazione dell'era Biden, alla cancellazione degli incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici e a un periodo di tolleranza di 75 giorni per trovare un acquirente statunitense per TikTok. Il presidente ha ribadito l'interesse ad acquistare la Groenlandia e ad assumere il controllo del Canale di Panama. Ha invitato l’OPEC a ridurre i prezzi del petrolio e ha invocato un taglio immediato dei tassi d’interesse. I mercati obbligazionari statunitensi hanno mostrato una scarsa reazione a tale domanda.

Il ruggito delle tigri asiatiche
Febbraio

Il ruggito delle tigri asiatiche

Le grandi aziende tecnologiche dell’Asia, note come “Terrific Ten”, hanno superato le Magnifiche Sette in termini di performance sul mercato azionario. A Hong Kong, l'indice Hang Seng è cresciuto di quasi il 20%, superando il Nasdaq. Il lancio della piattaforma cinese di intelligenza artificiale, DeepSeek, ha dato avvio al rally. L'entusiasmo è poi esploso quando Tencent, gigante cinese del settore multimediale, è passato alla tecnologia IA di DeepSeek, abbandonando lo sviluppo di una versione interna. E un ulteriore impulso è arrivato quando Apple ha firmato un accordo per integrare l’IA del gigante tecnologico dell’e-commerce Alibaba in tutti gli iPhone venduti in Cina.

BYD guida la carica
Marzo

BYD guida la carica

Il corso azionario di BYD ha toccato un massimo storico. Il gigante cinese dei veicoli elettrici (EV) ha dichiarato che la sua più recente tecnologia è in grado di fornire una ricarica completa in cinque minuti, portando così le tempistiche alla pari con il rifornimento delle stazioni di benzina. Nel frattempo, le azioni Tesla sono scese di oltre il 50% dal picco di dicembre, trainate dal sentiment negativo nei confronti del fondatore Elon Musk. Gli hedge fund hanno guadagnato 16 miliardi di dollari scommettendo contro il titolo negli ultimi tre mesi. Il brusco calo ha provocato scene insolite sul prato della Casa Bianca, dove sono state esposte le auto Tesla, mentre il Presidente prometteva di acquistarne una lui stesso.

L’andirivieni dei dazi
Aprile

L’andirivieni dei dazi

Il Giorno della Liberazione, così chiamato dal presidente Trump, ha visto imporre dazi mediamente di poco superiori al 20% con effetto immediato a tutti i partner commerciali statunitensi. L'imposizione è stata poi posticipata di 90 giorni per tutti tranne la Cina, verso la quale le imposte sono state aumentate fino al 145%. Il Segretario al Tesoro americano Scott Bessent ha poi ammesso come questi livelli fossero “insostenibili”. Nel frattempo, la Cina ha esortato l’UE, tra gli altri, a mantenere il commercio multilaterale. Il FMI (Fondo Monetario Internazionale) ha tagliato le previsioni di crescita globale, in particolare per gli Stati Uniti, sostenendo che nel lungo periodo i dazi ridurranno la concorrenza e l’innovazione. Tuttavia, le previsioni del FMI migliorerebbero immediatamente qualora venissero conclusi nuovi accordi commerciali.

Chi ha ceduto prima?
Maggio

Chi ha ceduto prima?

La guerra dei dazi si è brevemente attenuata, dopo che le ritorsioni tra Stati Uniti e Cina sono state temporaneamente ridotte. Non si sa chi l'abbia proposto, ma entrambe le parti hanno partecipato a un incontro a Ginevra, dopo che la stretta sulle importazioni era stata avvertita nei principali porti. La situazione si è poi riaccesa, quando gli Stati Uniti hanno minacciato dazi del 50% verso l’Unione Europea. Com’era prevedibile, l’indice di incertezza commerciale è salito alle stelle. Nel frattempo, il gigante statunitense del retail Walmart ha confermato che i prezzi aumenteranno a giugno, nonostante il presidente degli Stati Uniti gli abbia ordinato di “assorbire i dazi”.

Di nuovo in modalità attendista
Giugno

Di nuovo in modalità attendista

Parlando al Congresso, il presidente della Federal Reserve (Fed) Jay Powell ha spiegato che “l’incertezza è diminuita”, facendo riferimento a una distensione nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Ciò nonostante, i governatori della Fed hanno espresso opinioni divergenti sull’eventualità che uno shock inflazionistico legato ai dazi possa rivelarsi transitorio o più persistente. In effetti, il costo dei prodotti elettrici importati, come i congelatori, ha iniziato a salire con l'entrata in vigore dei dazi sull'acciaio. Ma il presidente Trump, spazientito dal ritmo delle mosse politiche, ha invocato grandi tagli dei tassi e ha chiesto di poter nominare se stesso alla presidenza della Fed.

Ancora lotta contro la Fed
Luglio

Ancora lotta contro la Fed

L'amministrazione Trump ha continuato ad attaccare il presidente della Federal Reserve (Fed) Jay Powell. Ancora una volta, il presidente Trump ha usato insulti con l'obiettivo di forzare significativi tagli dei tassi d'interesse o di insediare un candidato più conforme. Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti ha ampliato l’attacco includendo “l’intera istituzione della Federal Reserve”, puntando con fermezza alla ristrutturazione da 2,5 miliardi di dollari della sede centrale della Fed. I mercati hanno in gran parte approfittato di questi scatti, con le azioni che hanno toccato massimi storici, anche se il dollaro statunitense è stato scambiato a livelli inferiori. Lo stesso Powell è sembrato impassibile e i tassi di interesse sono rimasti invariati.

Migliore e anche più economica
Agosto

Migliore e anche più economica

Il tanto atteso ChatGPT-5 è stato lanciato da OpenAI. Questo ultimo strumento basato sull’IA (intelligenza artificiale) offre maggiori capacità a livelli di prezzo più bassi, con l’obiettivo di ampliare la domanda. Una risposta forse al concorrente cinese DeepSeek, il cui strumento IA dal prezzo più basso ha scosso il settore all'inizio dell'anno. Secondo alcune indiscrezioni, OpenAI sarebbe in trattativa per una futura vendita di azioni con una valutazione di 500 miliardi di dollari, che ne farebbe il gruppo tecnologico privato più prezioso al mondo. Tuttavia, il settore tecnologico statunitense ha vacillato dopo che le ricerche del MIT (Massachusetts Institute of Technology) hanno rilevato come il 95% dei recenti investimenti nll’IA generativa abbia prodotto rendimenti pari a zero.

Continua il rally della FOMO
Settembre

Continua il rally della FOMO

Sostenuti dalla FOMO (“Fear Of Missing Out”, ovvero la “paura di essere esclusi”), i mercati azionari hanno registrato un rally più solido, paragonato da alcuni al “boom delle dotcom, ma al quadrato”. Il settore tecnologico cinese ha superato ulteriormente il Nasdaq, grazie ai progressi dell’IA (intelligenza artificiale) e alle speranze di autosufficienza nell’ambito della progettazione e della produzione di appositi chip. Ciò nonostante, non tutti i mercati hanno partecipato al rally. I titoli di Stato sono rimasti sottotono, con rendimenti a livelli più elevati a fronte del crescente debito pubblico. A causa delle difficoltà di bilancio in Francia, che hanno portato a due declassamenti del debito in una settimana, il rendimento dei titoli di Stato di riferimento ha superato quello delle emissioni obbligazionarie delle principali società nazionali come L’Oréal, Airbus e AXA.

Si allarga la cerchia degli accordi per l'IA
Ottobre

Si allarga la cerchia degli accordi per l'IA

OpenAI, il creatore di ChatGPT, si è posto al centro di una rete di accordi per un valore superiore a 1.500 miliardi di dollari. Sono stati siglati accordi di fornitura pluriennali con colossi tecnologici come Nvidia, Oracle e Broadcom, con l'obiettivo di garantire la fornitura di quantità sempre crescenti di chip e infrastrutture informatiche. Il pioniere dell’IA generativa si è spostato anche in una nuova struttura aziendale, con Microsoft che ha acquisito una quota del 27%. È stata rilevata la circolarità di questi accordi tra fornitori, investitori e clienti. Nel frattempo, Nvidia è diventata la prima società ad aver raggiunto una valutazione di 5.000 miliardi di dollari.

Bolla oppure oscillazione?
Novembre

Bolla oppure oscillazione?

I mercati sono stati interessati da voci di una bolla tecnologica, mentre le grandi aziende del settore hanno presentato una serie di piani di investimenti. Il loro obiettivo è accelerare lo sviluppo delle strutture dedicate all’IA (intelligenza artificiale). Man mano che venivano annunciati piani sempre più ambiziosi, i mercati si chiedevano quando sarebbe stato possibile ottenere un ritorno sull'investimento. Oracle e Meta sono stati puniti per eccesso di spesa. Alcuni asset più speculativi sono stati abbandonati e i mercati delle criptovalute hanno subito un crollo di 1.000 miliardi di dollari. Il periodo di volatilità è stato sporadicamente mitigato dalle speranze di un taglio dei tassi da parte della Fed (Federal Reserve) a dicembre.

Il riepilogo natalizio
Dicembre

Il riepilogo natalizio

Con la fine del vecchio anno e l'inizio di quello nuovo, i mercati restano concentrati su alcuni temi. Il potenziale trasformativo dell’IA comincerà a essere realizzato? Oppure gli ingenti piani di spesa in conto capitale finiranno per svanire nel nulla? Chi prenderà il timone della Federal Reserve? E i tassi di interesse scenderanno quindi più rapidamente? Solo il tempo ci potrà dire quale direzione prenderanno gli eventi. Nel frattempo, auguriamo a tutti i nostri lettori un felice 2026, ricco di successi!

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