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Monthly Review - Agosto 2024

2 months ago

I mercati

Agosto

2,3%

S&P 500

1,7%

EURO STOXX 50

0,1%

FTSE 100

1,3%

CAC 40

2,2%

DAX

1,3%

BEL 20

1,8%

FTSE MIB

3,0%

IBEX 35

-2,9%

TOPIX
Fonte dati: Bloomberg 31.08.2024, rendimenti in valuta locale

In breve

Nvidia on top of the world
  • I mercati finanziari hanno vacillato, dopo il rapido recupero dei forti cali innescati dai timori di recessione negli Stati Uniti.
  • La candidata democratica alle presidenziali Kamala Harris ha recuperato terreno sul suo rivale repubblicano, man mano che somme di denaro si sono riversate nella sua campagna elettorale.
  • I bookmaker hanno aumentato le probabilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Federal Reserve (Fed).

Storie principali

Picco di volatilità

Mercati

Picco di volatilità

I mercati erano perfettamente prezzati. Regnava comunque un certo nervosismo a causa dell’avvio della reporting season con gli utili del 2° trimestre e, all’orizzonte, la riunione della Fed di settembre. Un rialzo dei tassi da parte della Banca del Giappone, così come risultati del settore tecnologico piuttosto imperfetti, hanno innescato una correzione all'inizio di agosto. La volatilità è aumentata, con l'indice Vix che ha toccato per breve tempo i valori massimi del periodo della pandemia, prima di una brusca inversione. I forti cali sono stati seguiti dalla serie più lunga di guadagni del mercato globale finora registrati quest’anno. Un'indicazione di persistente nervosismo è stata la performance dell'oro, che ha superato il suo massimo storico, facendo raggiungere al lingotto il valore di oltre 1 milione di dollari.

È Harris contro Trump!

Geopolitica

È Harris contro Trump!

La Vicepresidente Kamala Harris è stata confermata come candidata alla presidenza alla Convention del Partito Democratico. La sua campagna elettorale ha preso quota, raggiungendo fondi pari a 540 milioni di dollari, da quando il presidente Biden è uscito di scena. Harris è di poco in testa su Donald Trump nei sondaggi popolari, anche se i dettagli del suo piano economico sono stati accolti con un certo scetticismo. I piani per vietare l'"impennata dei prezzi" nel settore alimentare, nota anche come "greedflation", non hanno convinto. La sua promessa di aumentare le imposte sulle società al 28% dall'attuale livello del 21% ha scatenato l'indignazione dei repubblicani. Per contro, Donald Trump ha promesso di ridurre l'aliquota fiscale al 15%.

Il primo taglio è quello che lascia li segno?

Banche centrali

Il primo taglio è quello che lascia li segno?

Il ritmo e la portata dei tagli dei tassi da parte della Fed sono stati al centro dell’attenzione dei banchieri centrali, riunitisi per il summit annuale di Jackson Hole. Il presidente Jay Powell ha dichiarato che “è giunto il momento di un adeguamento”. Mentre le probabilità di un taglio di 25 pb a settembre hanno raggiunto il 100%, quelle di un taglio di 50 pb hanno superato il 25%. Eppure la Fed è ancora fortemente dipendente dai dati. Dopo le turbolenze di inizio agosto, in parte innescate dai timori di recessione negli Stati Uniti, i mercati si concentreranno sui dati sull'occupazione negli Stati Uniti all'inizio di settembre.

Il dilemma di Trump

Investimento responsabile

Il dilemma di Trump

L’Inflation Reduction Act (IRA) del presidente Biden continua a stimolare gli investimenti nella produzione e nell’occupazione negli Stati Uniti, mentre le aziende cercano di aumentare la produzione di batterie e pannelli solari. Il fatto che molti dei nuovi posti di lavoro siano nella “Rust Belt”, tradizionalmente una roccaforte repubblicana, pone un dilemma per Donald Trump. Ha promesso di abrogare la legge in caso di rielezione a novembre. Con 400 miliardi di dollari USA di sussidi statali per le tecnologie legate alle rinnovabili, l’IRA è stata acclamata come la più importante mossa politica del G7 intrapresa finora per lottare contro il cambiamento climatico.


Sotto osservazione

Nvidia on top of the world
  • La Fed statunitense dovrebbe avviare un ciclo di tagli dei tassi nella sua riunione di settembre, per la prima volta dal 2020. Le dichiarazioni alla conferenza stampa che l'accompagna saranno analizzate per cogliere indicazioni di ulteriori tagli della Fed nei prossimi mesi.
  • “L’economia statunitense sta affrontando una recessione?” È una domanda ricorrente nella mente degli investitori. Mentre i nuovi posti di lavoro non agricoli di luglio sono stati più deboli del previsto, i dati successivi sono stati più rassicuranti, suggerendo che lo slancio economico statunitense potrebbe rallentare leggermente verso un atterraggio morbido.
  • Settembre porterà una serie di riunioni di definizione dei tassi per le altre principali banche centrali. Data la crescita stagnante in gran parte dell’eurozona, la Banca centrale europea potrebbe far seguire al taglio di giugno un’altra riduzione a settembre. La Banca del Giappone dovrebbe mantenere invariati i tassi.

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