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Article | 05 July 2023 | Italiano
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Leadership di mercato concentrata: cosa c’è da sapere?
Si dice spesso che puntare tutto su una carta sola è una strategia di investimento rischiosa. E che una gamma diversificata di investimenti contribuisce a spalmare il rischio insito nei mercati finanziari. La “leadership di mercato concentrata”, cioè il caso in cui un numero limitato di società determina la direzione di un indice, potrebbe essere considerata l'equivalente dell'indice, pur non essendo di per sé una strategia di investimento deliberata. Valutiamo i vantaggi e i rischi di una leadership di mercato concentrata.
Sebbene esistano esempi di altri indici guidati da un particolare settore, come i beni di lusso per il CAC 40 francese, per illustrare il fenomeno non c’è che da osservare l’S&P 500 negli Stati Uniti. Fate largo ai titoli FAANG! Gli onori della performance per il 2023 sono saldamente in mano ai cosiddetti "Magnifici Sette". I maggiori titoli tecnologici - Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Tesla, Meta e ora Nvidia - dominano l’indice S&P 500, di cui rappresentano quasi il 25%. E questa manciata di società sta facendo salire l’intero indice.
I Magnifici Sette hanno guadagnato a livello individuale tra il 40 e il 180% nel corso dell’anno. Si tratta di grandi aziende che hanno vissuto dei veri e propri rally in borsa, rafforzando ulteriormente il loro predominio. Nvidia ha guidato questo gruppo quest’anno, incrementando di 640 miliardi di dollari la sua capitalizzazione di mercato. NVIDIA realizza i potenti semiconduttori, o chip, richiesti da modelli di intelligenza artificiale (IA) come Chat GPT. Ciascuna di queste sette società tecnologiche è legata all’IA in diversa misura.
Data la ponderazione dell’indice S&P 500 per capitalizzazione di mercato, poiché gli afflussi di denaro nella tecnologia orientata all’IA sono aumentati enormemente, qualsiasi investitore non in linea con la risalita dei big tech ha notevolmente sotto-performato. Ad esempio, è interessante notare che l’indice S&P 500 Equipesato è sceso recentemente in territorio negativo da inizio anno. Non c’è da stupirsi che si sia trattato della ripresa più odiata della storia del mercato azionario. E, vista la prospettiva di un rallentamento economico verso fine anno, è difficile pensare che gli altri 493 titoli che compongono l’indice S&P 500 potranno mai recuperare terreno.
Quindi, cosa potrebbe frenare lo slancio dei Magnifici Sette? Con l’inflazione che sta tornando gradualmente sotto controllo, è improbabile che si intensifichi il ciclo di rialzo dei tassi, che ha colpito i titoli tecnologici ad alta valutazione lo scorso anno. Tuttavia, se l’entusiasmo verso l’IA generativa dovesse iniziare a raffreddarsi, Nvidia potrebbe tornare a essere considerata un produttore di chip di fascia alta, esposto alle stesse estreme fluttuazioni della domanda del passato. A un rendimento elevato corrisponde un rischio elevato e, con una leadership di mercato così ristretta, qualsiasi impatto negativo su uno di questi giganti tecnologici condizionerebbe l’intero indice.